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Il Palazzo Ducale di Pesaro è un vastissimo isolato, costruito nel cuore della città, in quella sorta di età dell'oro che fu il periodo signorile, quando, come avvenne in tante città centro-italiane, l'immagine urbana divenne espressione delle nuove valenze culturali dell'epoca.
La sua facciata quattrocentesca qualifica la piazza maggiore dell'abitato, il sito che fu forum nell'antichità, platea magna nell'epoca delle autonomie comunali, e infine spazio sul quale si affacciò il palazzo del signore, la cui costruzione segnò il passaggio tra medioevo ed età moderna.
Del complesso signorile, scarsamente indagato nel passato, il volume ripercorre le vicende: ne identifica i nuclei più antichi e ne ricostruisce gli accrescimenti e i rapporti con le aree circostanti, attraverso contributi che operano un riferimento sistematico alle fonti storiche.
Il saggio di Sabine Eiche offre un affascinante spaccato del palazzo: attraverso una ricerca attentissima, la studiosa canadese, che da anni si dedica allo studio della storia pesarese, dà vita all'immagine di un organismo spaziale che era costituito da un grandissimo numero di ambienti di varia destinazione, insieme luogo di vita ed espressione di cultura. Massimo Frenquellucci, studioso della storia urbana medioevale, sulla base delle documentazioni di archivio, propone una lettura nuova della evoluzione dello spazio della piazza, anteriormente alla sua regolarizzazione cinquecentesca.
Maristella Casciato, storica dell'architettura, esamina infine i restauri effettuati nei primi due decenni di questo secolo sulla facciata dell'edificio, quando fu ripristinata, con l'aggiunta di una fittizia merlatura, una supposta immagine originale dell'edificio.
Sabine Eiche
La corte di Pesaro dalle case malatestiane alla residenza roveresca
Massimo Frenquellucci
Il Palazzo Ducale sulla scena della piazza di Pesaro all'epoca dei Malatesta e degli Sforza
Maristella Casciato
I restauri del '900
