Nel 1985 la manifestazione, per l'importanza assunta, ha mutato la sua veste giuridica in Ente Autonomo, che ha continuato l'attività richiamando sul Festival l'attenzione del mondo intero, per il livello artistico ed il rigore stilistico raggiunti, anche grazie alla collaborazione della Fondazione Rossini, la quale cura a sua volta l'edizione critica delle composizioni rossiniane.
Nel 1994 in seguito all'esigenza di dare alle iniziative una veste giuridica più idonea alla evoluzione della manifestazione, di configurare cioè un istituto ancora più atto a favorire la funzione di interesse pubblico rappresentata dalla diffusione e valorizzazione nel mondo della musica di Rossini, si è proceduto alla elevazione ad ente morale dell'ente, con la costituzione della Fondazione Rossini Opera Festival.
A costituire il nuovo organismo sono stati chiamati, accanto al Comune di Pesaro e alla Provincia di Pesaro e Urbino, gli istituti che hanno nel passato concorso alla valorizzazione del patrimonio rossiniano: la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, la Banca Popolare Pesarese e Ravennate e la Fondazione Scavolini.