Mentre le scene che abbiamo ricordato decorano il piano nobile del palazzo, una prima opera allegorica, che introduce i cicli sopra descritti, costituisce l'elemento centrale del soffitto che sovrasta lo scalone di accesso; il suo valore, oltre che per la qualità intrinseca, è documentario: riporta infatti la firma dell'autore e la data di esecuzione, il 1752.
Le condizioni di conservazione del dipinto erano assai precarie, giacché a seguito delle copiose infiltrazioni di acqua del passato, la pellicola pittorica si era in più punti annerita per muffe e ossidazioni, e soprattutto staccata dal supporto, lasciando vistose lacune.
La Fondazione Scavolini ha effettuato un intervento di consolidamento dell'insieme e di pulitura del dipinto, che rende di nuovo godibile questo importante documento pittorico oggi assai compromesso.
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Nino Pieri
Esecuzione