La catastazione, eseguita un po' dappertutto nello Stato pontificio alla fine del XVII secolo, viene comunemente designata dagli storici come innocenziana, dal nome di papa Innocenzo XI Odescalchi che fortemente la sollecitò. Ma anche in questo caso, si trattò di una catastazione cittadina, a cui presiedette ancora, e per l'ultima volta, il Comune e per esso l'Ufficio delI'estimo.
I tre catasti successivi, quello del 1782 (piano) , del 1855 (gregoriano) e del 1929 (italiano), ebbero invece i caratteri di catastazioni generali e sarà lo Stato a dettarne il tempo, il metodo, l'esecuzione e l'applicazione, uniformemente per tutto il territorio statale.